La prima Biennale dopo circa cinque anni, una sosta prolungata dalla pandemia. Un evento molto importante, occasione di scambio e confronto tra le pratiche della pianificazione di tutta Europa. Il tema, basato sull’inclusione, è stato proposto e approvato ben prima della fase pandemica e dello scoppio della guerra in Ucraina e con gli anni ha se possibile acquisito ancora maggiore centralità, soprattutto a causa dell’aggravarsi dei conflitti”.

I temi al centro del confronto a Napoli ci spingono a immaginare un domani diverso, in cui la diffusa tendenza alla rigenerazione della città pubblica possa contribuire ad un cambio di paradigma, capace di garantire integrazione sociale e rimettere in moto le migliori energie della società. Discutere delle strategie e delle buone pratiche per perseguire, nell’ambito delle politiche europee, gli obiettivi dettati dalle nuove esigenze ambientali e sociali: la sicurezza e il benessere urbano, il contenimento del consumo di suolo, l’attuazione di azioni di contrasto al cambiamento climatico, la valorizzazione della mobilità sostenibile, il miglioramento delle condizioni di accessibilità alla città pubblica, lo sviluppo di politiche volte a favorire l’inclusione sociale, il coinvolgimento dei residenti nell’individuazione degli obiettivi di politica urbana e nei processi decisionali.

presentazione del Progetto: “From the edge to the castle: sustainable mobility and connections of the third millennium” Municipality of Falconara Marittima – Ancona – Italy.
Session: Urban regeneration and Public Spaces


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Oggi il futuro della progettazione urbana delle città europee riparte dalla BIENNALE di Napoli dove avanguardia e sperimentazione all’Università Federico II ci permetterà di discutere della nuova urbanistica.
Il nostro progetto è stato scelto per esporre i temi della mobilità, della rigenerazione degli spazi pubblici.
Occasione per affrontare temi lontani dalle scelte attuali urbanistiche e influenzare la contemporaneità.